LA STORIA
Il mate, una bevanda tipica del Sudamerica, che ha origini molto antiche, si pensa infatti venne preparata per la prima volta nel 1530 circa quando gli spagnoli giunti in sudamerica, alla ricerca di foglie di tè si imbatterono nella Yerba mate. Le foglie di questa pianta vengono essiccate e reidratate con acqua calda, proprio come un normalissimo tè con l’eccezione che non vengono confezionate nei classici filtri, bensì per essere bevuta, secondo la tradizione, l’acqua calda va aggiunta di volta in volta in questa speciale tazza (Calabaze o calabazas) dove sono presenti le foglie essiccate di mate e la cannuccia (bombilla) particolare poiché l’estremità finale è appiattita e presenta un filtro che permette di bere l’infusione.
IL MATE OGGI
Solo negli ultimi anni, questa bevanda sta prendendo piede anche al di fuori dei paesi sudamericani, dopo aver visto personaggi famosi come Messi, Obama e Papa Francesco farne uso mentre in Argentina e Uruguay è tanto presente quanto il caffè in Italia.
Esistono moltissime varianti di Calabazas che dipendono dalle tradizioni e dalle regioni del sudamerica, come esistono moltissime miscele di Yerba Mate, da quelle molto intense e amare a quelle più rinfrescanti con menta e limone (perfette per il tererè, la versione estiva del mate, dove l’infusione è a freddo).
PERCHÉ BERE MATE?
Il gusto molto forte non è per tutti ma le sue proprietà sono uniche, infatti è considerata quasi un’erba miracolosa: ha effetti diuretici, sazianti, antiossidanti, favorisce la digestione, diminuisce il tasso del colesterolo, combatte le cellule cancerogene responsabili del tumore al colon ed ha un forte effetto energizzante, grazie alla caffeina, al potassio e alle vitamine C, B e J. Insomma una bevanda incredibile che fa parte delle tradizioni Sudamericane e che dobbiamo conoscere e provare in un viaggio in Argentina o Uruguay.
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