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Islanda: tra aurora boreale e sole di notte

L’islanda è una meta unica ed inimitabile, come se la natura avesse deciso che tutti i suoi fenomeni più belli e incredibili andassero riuniti in una piccola isola a poca distanza da noi. Per gli amanti della natura questa è una meta d’obbligo: ogni periodo riserva spettacoli incredibili, basti pensare al fascino dell’aurora boreale che va da fine settembre agli inizi di marzo per poi lasciare spazio al fenomeno del sole di mezzanotte, ovvero la presenza di luce durante tutte le 24 ore della giornata, da giugno a luglio e al fenomeno della nidificazione (oltre 200 specie di uccelli nidificano in Islanda) presente specialmente nel mese di maggio. Il territorio islandese è formato da vulcani, come il noto Eyafjöll che ha registrato la sua ultima attività nel 2010.

Sono più di 10 i ghiacciai tra cui il Vatnajökull (il più grande con i suoi 8300 chilometri quadrati e i 2109 metri d’altitudine).



Il fenomeno naturale più famoso islandese sono i geyser, ovvero punti dove l’acqua, che risiede in colonne naturali che partono dal sottosuolo e raggiungono la superficie, viene riscaldata dal calore delle rocce e dal magma, fino a bollire e trasformarsi in vapore aumentando così il proprio volume e venir spinta con violenza verso l’alto raggiungendo anche i 60 metri di altezza con un’intermittenza di 4/8 minuti (attività variabile a seconda delle zone). Tra le eruzioni più imponenti della storia islandese si registra quello del Grande Geysir nella valle di Haukadalur, del 1845 che raggiunse l’altezza record di 170 metri. Quest’attività secondo alcuni studi ha un’origine di oltre 10000 anni.



Le cascate Islandesi sono tra le più grandi d’europa, la cascata Dettifoss in assoluto con i suoi 44 metri di salto e la sua larghezza di 100 metri dove l’acqua cadendo dalla sua scogliera in basalto regala arcobaleni incredibili, sono degne di nota anche le cascate di Svartidoss, Goadfoss e Seljalandsfoss.



Le spiagge, uniche come quella nera di Reynisfjara o quella lunare di Raudasandur.



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